NO al videomessaggio di Zelensky alle camere federali!

Il Movimento Svizzero per la Pace critica fermemente la decisione delle Camere Federali di accogliere per videomessaggio in diretta il presidente ucraino Vlodymir Zelensky lo scorso 15 giugno.

Concedere uno spazio istituzionale del genere ad una sola parte in conflitto, rappresenta l’ennesimo attacco alla neutralità della Svizzera. Non solo, ma analizzando il contenuto del videomessaggio di Zelensky, sebbene vi sia un vago invito ad organizzare in Svizzera un summit mondiale per la Pace – ma con chi? Come? Con quali esatti motivi e mezzi? -, nel complesso il discorso di Zelensky è stato bellicista. In primis, ha ringraziato le nostre autorità per il fatto di aver seguito a ruota le sanzioni UE contro la Russia (sanzioni che stanno pagando le nostre lavotratici e i nostri lavoratori), invitando ad inasprirle. In secondo luogo, il presidente ucraino ha chiesto il permesso di resportazione di armi e munizioni svizzere in Ucraina. Non solo Zelensky invita le autorità svizzere a violare ancora di più sistematicamente la nostra neutralità, ma vorrebbe addirittura renderci parte attiva nel conflitto tramite la consegna di armi e munizioni in un paese in guerra.

Come Movimento Svizzero per la Pace crediamo che sia fondamentale, in questo momento storico, lottare per difendere la nostra neutralità. Solo rimanendo neutrali possiamo contribuire alla risoluzione dei conflitti tramite i nostri buoni uffici diplomatici e creando ponti e dialogo tra parti belligeranti.

Infine, ribadiamo la nostra opposizione ad ogni avvicinamento della Svizzera verso la NATO, e rimarchiamo il fatto che la Svizzera dovrebbe essere piuttosto un attore e mediatore in un sistema mondiale che va verso il multipolarismo piuttosto che restare succube dell’atlantismo occidentale.